Viviamo in un mondo cosi frenetico da far andare la nostra mente in totale black-out al punto da dimenticare nostro figlio in auto.
Di primo impatto sembra assurdo pensare che un genitore dimentichi il proprio figlio o la propria figlia in auto parcheggiando e continuando la propria routine quotidiana come se il bimbo non esistesse.
Eppure negli ultimi 10 anni di questi casi ne sono accaduti ben 9.
Alla base di questo comportamento non vi è un’assenza di amore ma ciò che viene chiamata amnesia dissociativa: un vero e proprio disturbo caratterizzato da un totale vuoto di memoria transitorio quindi momentaneo, in cui la persona dimentica completamente parti della propria vita, anche quella affettiva.
Generalmente è da attribuire ad un trauma o a periodi di intenso stress, dunque può capitare a chiunque.
I sintomi che possono far pensare alla possibilità di entrare in questo stato mentale sono molteplici: ansia, stress, panico, stanchezza mentale e fisica, difficoltà nella concentrazione e nel dormire, facile irritabilità.
Ma a questo punto c’è proprio da chiedersi se il modello di società che inseguiamo sia davvero quello giusto!
Viviamo in un mondo cosi frenetico da far andare la nostra mente in totale black-out al punto da dimenticare nostro figlio in auto.
E forse questo è veramente il segnale che ci dovrebbe portar a dire che la scala delle priorità a cui dare veramente importanza deve essere rivista: passiamo la vita a inseguire sogni di gloria nella carriera o nell’ottenere una promozione a lavoro, nel voler guadagnare sempre di più, mai appagati di ciò che si ha, come dei robot mai sazi di ambizione.
Questo, anche non volendo, finisce per incidere svuotando l’altro lato della nostra vita, quella privata, affettiva e spirituale.
Cerchiamo di imparare da queste tragedie, perché disturbi come l’amnesia dissociativa vanno prevenuti soprattutto modificando il proprio stile di vita stabilendo priorità diverse.
Iniziamo a dedicare più tempo a quegli aspetti che più contano nella vita: i nostri affetti, le amicizie, gli svaghi, i piaceri …
Bisogna allora che qualcosa nel mondo cambi, e il cambiamento può e deve avvenire nel nostro piccolo in ognuno di noi.